Cosa c'è di più avvilente e triste della monotonia?
E' uno stato di svuotamento dell'essere che si traduce nel compimento svogliato e senza sforzo intellettivo di attività solo per il "dover" farle. Purtroppo è un problema molto diffuso che può essere indotto da un lavoro ripetitivo o dalle necessarie attività quotidiane.
Comunque a ben vedere questa ripetitività è dannosa solo se si tratta di cose poco gradite. In sostanza è più facile che diventi monotona un'attività detestata piuttosto che una apprezzata.
Chissà se i tifosi di calcio si annoiano a vedere tutte le domeniche le proprie squadre "del cuore"?
Nel Web è pieno di consigli su come evitare la monotonia sul luogo di lavoro, a casa ecc. ecc. Ma è ovvio che possono valere per una persona e non per un'altra. Ognuno è fatto a modo suo ed ha una propria vita.
Tuttavia sembra che tutti consiglino di
stare bene e di trovare il tempo per fare ciò che piace.
Allora è questo il trucco: non dimenticarsi dei propri
interessi e usare sempre la
fantasia.
Se mai udirai le mie parole
senza poesia
e le vedrai cadere nell'aria
come foglie in autunno,
se troverai i miei gesti
comuni e meccanici,
r i s v e g l i a m i !
Tirami addosso una secchiata
di versi, di film romantici,
di tramonti!
Solo allora, dal coma del cuore,
ascolterai il mio urlo d'amore.
Umberto F. M. Cefalà